Sai cos’è la forza di Coriolis?
Se vuoi scoprirlo stai leggendo l’articolo che fa decisamente al caso tuo. Perché dopo averti svelato le storie dei più importanti fisici famosi di sempre, averti suggerito i migliori libri di fisica e i più interessanti film di meccanica quantistica, in questa guida andremo a conoscere questa forza apparente della fisica, descritta per la prima volta in maniera dettagliata nel 1835 dall’omonimo matematico e ingegnere meccanico francese Gaspard-Gustave Coriolis.
Vuoi saperne di più? Allora non perdiamo tempo ed entriamo subito nel merito della questione. Buona lettura.
Definizione di forza, formule e studi attinenti
Nei prossimi paragrafi tratteremo dunque la forza di Coriolis spiegata in modo semplice. Partendo dalla sua definizione per poi andare a definire le caratteristiche che la contraddistinguono, formule comprese, e quali sono gli studi consigliati da fare se ami questi argomenti. Iniziamo subito, non perderti assolutamente le prossime righe.
Cos’è la forza di Coriolis
Per grandi linee, possiamo affermare che la forza di Coriolis è una forza della fisica, che ha come soggetto i corpi in movimento quando si osserva il loro moto da un sistema di riferimento che sia in moto circolare rispetto a un sistema di riferimento inerziale.
Volendo fornire una descrizione più precisa, possiamo fare riferimento alla definizione di forza di Coriolis Zanichelli o Treccani. Quest’ultima specifica che si tratta di una:
«Forza apparente che prende nome dall’ingegnere francese G.-G. de Coriolis (1792-1843). Viene introdotta nei sistemi di riferimento rotanti, e quindi non di forza inerziale, per poter applicare anche in essi le leggi della dinamica. Grazie alla forza di Coriolis si spiegano, nel caso dei gravi in caduta sulla superficie terrestre, le deviazioni della traiettoria verso destra nell’emisfero boreale e verso sinistra in quello australe. La forza di Coriolis è importante per determinare la direzione dei venti nei due emisferi».
Da qui la semplicistica abbreviazione forza di Coriolis venti. Altri effetti derivati e campi di applicazione, ad esempio, sono:
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Forza di Coriolis dimostrazione moto hovercraft;
- Moto libero Coriolis;
- Interazione tra sistemi, aggiunta attrito;
- Dinamica Coriolis applicata ai vortici;
- Effetto sull’atmosfera;
- Misuratore di flusso a effetto Coriolis;
- Effetto Eötvös;
- Effetto sugli scarichi dei lavandini;
- Calcolo traiettorie razzi, proiettili e pallottole.
Aggiungiamo che il suo manifestarsi viene anche indicato, seppur più raramente, utilizzando l’espressione effetto di Coriolis.
Formula accelerazione di Coriolis
Scendendo in termini matematici più stretti, ecco la formula generale dell’accelerazione di Coriolis:
FC = maC = -2m ω x v
Essa deriva dall’omonima definizione della sua accelerazione e dal secondo principio della dinamica di Newton.
FC è la forza di Coriolis, m è la massa del corpo che si muove con velocità V rispetto al sistema di riferimento non inerziale rotante, mentre X si riferisce al prodotto vettoriale e ω la velocità angolare del sistema non inerziale, misurata rispetto a un sistema inerziale. Le lettere in grassetto rappresentano invece quantità vettoriali.
Corsi di fisica e ingegneria: l’offerta Unicusano
Come rivelato all’inizio di questa guida sulla forza di Coriolis, questa prende il nome dall’omonimo Gaspard Gustave de Coriolis che non a caso era un ingegnere. Se vuoi seguire le sue orme, ti consigliamo uno dei corsi di laurea Unicusano in questo settore. Ad esempio:
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Meccanica Industriale (corso di laurea triennale). Per l’ammissione al Corso di Laurea Triennale in Ingegneria industriale gli studenti devono possedere sufficienti conoscenze e competenze nelle discipline matematiche, fisiche, chimiche e logiche
- Magistrale in Ingegneria Meccanica (corso di laurea biennale). Il laureato specialista in ingegneria meccanica viene preparato ad integrare gli strumenti risolutivi di base, provenienti dall’armoniosa formazione matematica e fisico-chimica, con le più avanzate tecniche di modellazione, calcolo e misura;
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Biomedica Industriale (corso triennale);
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Gestionale Industriale (corso triennale);
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Ingegneria Civile (corso triennale). Fornisce conoscenze di base incentrate sulle discipline dell’analisi matematica, della geometria e della fisica generale;
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Magistrale in Ingegneria Civile (corso biennale). Percorso formativo che si rivolge a laureati con una solida preparazione nelle scienze di base della fisica e della matematica;
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Ingegneria Agroindustriale (corso triennale). Consente di acquisire le competenze necessarie per affrontare problemi di controllo e di progetto per le operazioni unitarie trattate, condurre attività di testing sui materiali di confezionamento, interpretare i meccanismi molecolari che determinano le caratteristiche di un prodotto;
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Elettronica Industriale (corso triennale);
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Magistrale in Ingegneria Elettronica (corso biennale).