Presentazione di se stessi: come valorizzarsi nel lavoro

Sei alla ricerca di consigli per costruire una presentazione di se stessi vincente nel mondo del lavoro?

In questa guida ti spiegheremo come fare per descrivere te stesso e i tuoi punti di forza, in modo da far colpo a un colloquio di lavoro.

Contrariamente a ciò che si pensa, presentarsi è un’attività che richiede una certa applicazione e uno studio alle spalle. Per comunicare ad un selezionatore chi sei, è importante definire cosa dire e in che modo dirlo, così da rafforzare la percezione che egli avrà di te.

Vediamo ora come strutturare una presentazione di se stessi efficace e quali sono gli elementi da tenere in considerazione quando si ha a che fare con la realtà professionale.

Come strutturare una presentazione di se stessi vincente

Dalla lettera di presentazione aziendale al comportamento da tenere nel corso del colloquio, ecco tutto quello che devi sapere su come costruire una breve presentazione di se stessi in grado di conquistare il tuo interlocutore.

Prima del colloquio: la lettera motivazionale

Prima della descrizione di se stessi nel corso del colloquio, l’occasione per parlare delle nostre capacità e delle nostre intenzioni è rappresentata dalla lettera motivazionale.

La lettera di presentazione, solitamente abbinata al Curriculum Vitae, ha il compito di esprimere al selezionatore non solo le tue competenze, ma soprattutto le tue passioni e la tua motivazione nell’intraprendere quello specifico percorso professionale.

Se stai cercando un esempio di presentazione di se stessi nella lettera motivazionale, ti diciamo subito che non esistono modelli standard da seguire. Ci sono, però, delle buone pratiche da mettere in atto per comunicare nel modo giusto durante questo primo approccio con l’azienda. Vediamole subito:

  • Sii onesto: non dire mai bugie nella lettera di presentazione (e neanche al colloquio o nel CV!). Le bugie, si sa, hanno le gambe corte e rischi di bruciare opportunità prima ancora di poterle cavalcare;
  • Descriviti con naturalezza: non utilizzare toni pomposi o aggettivi ridondanti, perché la semplicità paga sempre. Sii essenziale e cerca di trasmettere nella lettera la tua essenza, senza dare l’impressione di essere falso;
  • Non riscrivere le cose dette nel CV: non utilizzare la lettera come “amplificatore” di quanto hai già scritto nel curriculum. Sfrutta questa opportunità per dire al selezionatore qualcosa in più su di te e sulle tue aspirazioni;
  • Scrivi una lettera personalizzata: non mandare a tutte le aziende a cui chiedi un colloquio la stessa lettera motivazionale, perché potresti sembrare banale e superficiale. Piuttosto, concentrati sull’azienda e sottolinea tutti quegli aspetti che ti motivano a lavorare proprio per lei;
  • Attenzione a grammatica e sintassi: non cadere in errori grossolani di grammatica e sintassi. Ricontrolla ogni refuso prima di inviare la tua lettera;
  • Invia la lettera in PDF: non inviare la lettera in formato Word, perché rischi che il selezionatore non riesca a leggerla. Prediligi il formato PDF.

Se ti senti particolarmente creativo, puoi optare per una lettera di presentazione di se stessi in formato video, in cui ti rivolgi direttamente al responsabile HR.

Curriculum Vitae

Un altro importante strumento di presentazione di se stessi è il curriculum vitae. Il suo compito è quello di raccogliere tutte le esperienze professionali, le competenze e i titoli di studio raccolti nel tuo percorso.

Che sia un curriculum creativo o un curriculum Europass, l’importante è che esso contenga tutte le informazioni relative a:

  • Dati anagrafici e contatti: il tuo nome e cognome e i tuoi contatti devono essere chiari nel curriculum. Inserisci un recapito telefonico e una mail che controlli spesso, così da poter rispondere tempestivamente ad eventuali richieste da parte dei recruiters;
  • Esperienze professionali: indica le esperienze di lavoro nel curriculum partendo dalla più recente alla più vecchia. Specifica il tuo ruolo in azienda e le principali mansioni e responsabilità;
  • Istruzione e formazione: in questa sezione devi specificare quali titoli di studio hai conseguito e le eventuali certificazioni derivanti dalla frequenza di corsi di formazione o specializzazione;
  • Competenze: qui devi inserire tutte le principali skills che possiedi, sia relative specificatamente al tuo lavoro, sia relative alle tue conoscenze collaterali. Possedere delle buone doti oratorie e saper comunicare efficacemente con l’altro costituiscono un plus non indifferente.

Social media

Soprattutto negli ultimi anni i social media sono diventati strumenti essenziali per una presentazione di se stessi completa dal punto di vista digitale.

Oltre a permetterti di creare relazioni e di rafforzare quelle che già hai coltivato, i social media possono essere degli alleati preziosi per presentare te stesso nell’ambito lavorativo.

il migliore social media dedicato alle professioni è LinkedIn, un luogo virtuale in cui descrivere se stessi e interagire con altri professionisti.

Su LinkedIn puoi:

  • Creare un profilo: il tuo profilo LinkedIn è una sorta di curriculum digitale, che racchiude tutte le tue esperienze e le tue competenze. Il vantaggio in più? Le tue competenze possono essere confermate da altri professionisti che hanno lavorato con te, rafforzando la tua autorevolezza nel tuo settore;
  • Cercare lavoro: nella sezione “lavoro” troverai le migliori offerte di lavoro filtrate sulla base dei parametri di ricerca. Puoi candidarti direttamente alle posizioni aperte sfruttando il tuo profilo;
  • Interagire con i professionisti: non c’è migliore strumento per la presentazione di se stessi che l’interazione con gli altri. Su LinkedIn puoi commentare e condividere i post degli altri utenti;
  • Tenerti aggiornato e formarti: la versione a pagamento di LinkedIn ti permette anche di fruire della piattaforma “learning” dove troverai corsi di formazione adatti ad ogni esigenza.

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Gestire l’appuntamento di lavoro

Ora che abbiamo visto come costruire una presentazione di se stessi prima di arrivare in azienda, vediamo ora come devi comportarti quando, nel tuo primo colloquio, il recruiter ti chiederà “mi parli di lei“.

Questa fase è molto delicata perché dovrai, in poco tempo, catalizzare l’attenzione del tuo ascoltatore e apparire ai suoi occhi come l’unico candidato adatto a ricoprire quel posto.

La prima cosa che devi fare è prepararti un piccolo discorso che racconti chi sei, cosa hai studiato e quali sono le tue precedenti esperienze professionali. Dopo questa introduzione, parla del perché vorresti cambiare lavoro e per quale ragione sei interessato proprio a quell’Azienda.

Evita di raccontare di eventuali dissapori con i tuoi datori di lavoro precedenti, ma fai trapelare la tua voglia di metterti in gioco e di imparare cose nuove. Parla anche delle tue aspirazioni e di come vedi il tuo futuro: proiettarti in avanti ti farà apparire come una persona solida e in cerca di un progetto a lungo termine.

Ti consigliamo di non decantare spudoratamente le tue doti: se sei un valido professionista, saranno le azioni a parlare per te. Tra le altre cose da non fare assolutamente:

  • Recitare a memoria il CV: per le esperienze professionali nel dettaglio esiste il curriculum. Evita di fare un discorso incentrato solo su questo, ma parla di te e del tuo modo di vivere il lavoro;
  • Parlare di obiettivi e risultati mai raggiunti: non vantarti di aver raggiunto traguardi che in realtà non esistono, o che non sono inerenti con il ruolo per cui ti stai candidando in Azienda;
  • Non esitare: se alcune domande ti spiazzano, cerca di mostrarti sicuro delle tue capacità. Non cadere nella trappola dell’insicurezza e se sei in difficoltà sorridi e pensa alla migliore risposta da dare.

Hai le idee più chiare su come costruire una presentazione di se stesso che funzioni nel lavoro?

Siamo certi che, con i nostri consigli, riuscirai a conquistare il tuo interlocutore e ad offrire un’ottima immagine di te.


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