Studiare lettere è ancora attuale? Le ragioni del si
Gli studi in lettere, o umanistici, sono (in certi ambienti) erroneamente ritenuti come scelte secondarie: si pensa che studiare letteratura sia un “mestiere” senza molto valore, sia dal punto di vista economico che sociale.
In realtà le lettere non sono un lusso, ma sono una disciplina essenziale. Lo studio della letteratura sviluppa la padronanza della lingua e saper usare le parole in modo efficace è uno strumento potente in un mondo basato sulla comunicazione. Ecco i nostri motivi in base ai quali scegliere lettere è ancora una scelta attuale.
Apprendere conoscenze specialistiche
In primo luogo, le facoltà umanistiche forniscono le conoscenze specialistiche necessarie per una vasta casistica di occupazioni. Insegnanti, giornalisti o diplomatici spesso provengono dalle discipline umanistiche. Non c’è bisogno di insistere sulla dimensione professionalizzante degli studi letterari: sottolineiamo semplicemente il fatto che queste professioni assumono un ruolo fondamentale nella società, al pari dei medici o degli avvocati, ad esempio.
Più in generale, gli studi in letteratura permettono di acquisire competenze utili o essenziali per la maggior parte delle professioni. Queste abilità riguardano il pensiero critico, lo spirito di iniziativa, la creatività e l’immaginazione, tutte abilità formate da anni di lavoro personale e di ricerca; sono anche abilità comunicative, orali o scritte, dalla semplice padronanza dell’ortografia alle forme espressive più complesse, compresa la conoscenza delle lingue.
Qualche brillante esempio di come gli studi letterari non releghino all’insegnamento? Il CEO di YouTube ha studiato storia e letteratura; il famoso investitore e uomo d’affari Peter Thiel ha studiato filosofia; Carly Fiorina, che era amministratore delegato di Hewlett Packard, ha studiato storia medievale; Andrea Jung, che era CEO di Avon, ha studiato letteratura. La preparazione pratica specifica viene conseguita a livello di laurea e, soprattutto, nella pratica lavorativa stessa.
Acquisire spirito critico e capacità riflessive
Gli studi in lettere non formano laureati dal pensiero uniforme, ma si sforzano di formare menti ampie e flessibili, capaci di considerare le situazioni nel loro insieme, di soppesare i pro e i contro con il senno di poi, di reagire agli imprevisti, trovare soluzioni, innovare.
Certo, si riconoscerà che che tutta la formazione universitaria, e non solo letteraria, porta alla riflessione. Ma le scienze umane, per la natura fondamentale dei problemi posti (filosofici, storici e linguistici) e per la loro vicinanza all’esperienza umana, invitano forse più degli altri rami alla riflessione, al senso critico e all’originalità.
Gli studi letterari, difatti, rispondono alle aspirazioni umane essenziali: affrontano questioni sulla natura e sui limiti dell’esperienza umana. Sia la vita personale che quella sociale non possono essere ridotte all’economia o al commercio: le discipline umanistiche hanno una dimensione etica insostituibile.
Comprendere e decifrare altre culture
Gli studi letterari ti permettono di esplorare altre culture e credenze e dunque di immedesimarti nelle esperienze altrui. Questa apertura mentale può formare cittadini le cui capacità di riflessione sono baluardi contro i pericoli che minacciano le nostre libertà e i nostri valori.
Lo studio di altre culture, altre lingue, altre epoche, in particolare attraverso la letteratura che, senza dubbio meglio di ogni altro medium, permette di proiettarsi nell’anima dell’Altro e di vedere il mondo con i suoi occhi, invita alla comprensione dell’universalità al di là delle differenze e promuove questa tolleranza che è essenziale per ogni democrazia.
Fondamentalmente, se la storia e la letteratura sono la coscienza e la memoria delle società umane, abbiamo bisogno che le scienze umane le spieghino, le illuminino, le traducano per il nostro tempo.
Migliorare le abilità comunicative
Oggi i confini e le distanze non sono più un limite sia per gli individui che per molte aziende, che devono promuovere servizi e prodotti in tutto il mondo. Questa stessa globalizzazione ha portato queste aziende a migliorare il livello di comunicazione necessario per sensibilizzare il proprio pubblico, attribuendo al professionista un ruolo da intermediario per promuovere una corretta fluidità in senso comunicativo.
Ora più che mai, il lavoro di un linguista è essenziale non solo per il settore educativo o industriale, ma per un ampio ramo di discipline che richiedono le capacità e le competenze di quell’esperto in lettere, soprattutto nel fiorente settore digitale.
Le capacità investigative e critiche di uno studente laureato all’università di Potenza sono strumenti indispensabili sul mercato del lavoro. Un professionista così formato sarà in grado di comprendere la realtà che lo circonda attraverso la letteratura, la storia del pensiero, la filosofia, l’antropologia e l’etica.
Le discipline umanistiche sono importanti perché ci rendono umani. Non solo ci aiutano a capire cosa siamo, ma sono anche formative: ci fanno essere. Ecco perché non possono mai essere scienze esatte, perché devono preservare e ampliare il più possibile le possibilità umane e il loro ambito di libertà. Il motto “conosci te stesso” rimane il fondamento di tutta la vita veramente umana: piena, cosciente e libera.
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