Come superare un concorso pubblico? 5 consigli per lo studio

Molte delle professioni con cui abbiamo a che fare tutti i giorni richiedono il superamento di un concorso pubblico per essere svolte. Ad esempio, per entrare in Polizia, è previsto il superamento di un Concorso Pubblico indetto annualmente sulla Gazzetta Ufficiale. Ma anche bibliotecari, contabili, addetti amministrativi nelle Regioni, Comuni ed enti locali devono prepararsi a questa prova, ognuna con criteri diversi di ammissione.

Per questi motivi ogni concorso ha delle procedure a sé, pur implicando uno sforzo simile: passare un Concorso richiede grande impegno e studio. Se sei preoccupato all’idea di doverti preparare a questa prova, prendi in considerazione questi 5 consigli per lo studio.

Come prepararsi per un concorso pubblico?

Il quoziente intellettivo ha poco a che vedere con il superamento di un concorso. Il segreto sta tutto nella preparazione (e in un pizzico di fortuna!). Ciò che serve è dunque studiare con costanza e pianificazione, adottando un metodo di studio efficace. Inoltre, dalla pubblicazione del bando alla prova preselettiva, ogni candidato ha all’incirca 2 mesi e mezzo per prepararsi al superamento del concorso: un intervallo di tempo tutt’altro che breve se si parte col piede giusto.

La prima cosa da studiare? Il bando del concorso

Il bando del concorso racchiude tutto quello che c’è da sapere circa le materie oggetto d’esame. Quindi, perché ignorarlo? Quel testo ti aiuterà ad impostare e strutturare la tua preparazione, inclusa la tabella di marcia, senza dover andare a casaccio. Prima di organizzare il tuo tempo dovrai capire:

  • Tipologia delle prove. Saranno scritte o orali? Sono previste entrambe le prove? A seconda della risposta potrai prepararti meglio in un campo piuttosto che in un altro, colmando quelli che avverti come punti deboli.
  • Tempistiche. Quanto tempo è riservato alle singole prove?
  • Materie. Su quali argomenti si articolano le prove? Ci sono dei manuali di preparazione consigliati?

Pianifica lo studio

Queste informazioni sono di fondamentale importanza per decidere che cosa studiare e come farlo. Il passo successivo è quello di capire quanti giorni avrai a disposizione prima della preselettiva e distribuire lo studio da svolgere giornalmente.

Puoi pianificare il tempo da investire nelle esercitazioni utilizzando un calendario tradizionale oppure un’app di time managing, che ti permette di fissare scadenze o obiettivi. Generalmente, si consiglia di studiare 5/6 ore al giorno, ma la media è molto soggettiva.

Considera anche di dedicare del tempo al ripasso, una volta ultimato lo studio dei manuali: una decina di giorni saranno sufficienti. Nel frattempo cerca di alternare lo studio ai qui, trovi molti simulatori di quiz anche online per aiutarti a consolidare gli apprendimenti.

Scegli i testi di studio

Con la quantità sterminata di volumi dedicati ai concorsi presenti sul mercato (sia digitali che cartacei), scegliere quello che sembra più adatto è ormai un’impresa. Le possibilità a disposizione vanno dal bignami super sintetico al manuale che propone una trattazione completa e dettagliata dell’argomento, fino ai libri qui che riportano un’infinità di test a risposta multipla, per non parlare di raccolte di schemi e simulazioni d’esame di ogni tipo.

La soluzione qui è di scegliere i testi di preparazione che ti sembrano più comprensibili e meglio rispondenti alle tue esigenze. Ma come fare per scoprirlo? Comprare tutti i manuali per ogni tipologia non è una cattiva idea, ma è senz’altro dispendioso. Se hai modo di visitare la tua libreria di zona e sfogliare quelle pagine allora potrai farti un’idea più chiara del testo di cui hai bisogno.

Adotta tecniche di memorizzazione

Le tecniche di memorizzazione sono l’argomento più chiacchierato di ogni studente e, come vedremo, sono utilissime anche in qualsiasi contesto extra scolastico. Anche se ognuno apprende in maniera personale, il funzionamento della memoria si basa principalmente su due meccanismi: la memorizzazione per immagini e la ripetizione.

La prima tecnica si basa sul concetto che il ricordo viene immagazzinato in maniera più efficace e duratura quando le immagini stimolano i nostri sensi, quindi la vista. Per poter essere facile da memorizzare, un’immagine deve contenere tre aspetti: paradosso, azione e vivido. È il cosiddetto meccanismo P.A.V. Più l’immagine è paradossale più la mente tenderà a ricordarla. Se riesci ad includere lo svolgimento di un’azione, il movimento stimolerà meglio la tua memoria. E se infine aggiungi dei dettagli vividi per coinvolgere i tuoi sensi ti sembrerà di essere dentro all’immagine stessa.

Semplifica gli argomenti

Esistono tantissime tecniche di memorizzazione che puoi facilmente apprendere, anche online. A prescindere dal metodo di studio e memorizzazione adottato, c’è una regola con la quale non si può scendere a compromessi: bisogna capire quello che si apprende, riducendolo ai minimi termini. Per verificare ciò, prova a spiegare gli argomenti del concorso a parole tue ad un tuo amico o familiare.

Infine, su come studiare velocemente e bene c’è un’ultima regola e probabilmente la più importante. Bisogna capire quello che si apprende, riducendolo ai minimi termini. Per verificare se sei in grado di spiegarlo, esponi il concetto ad un tuo coetaneo o ai tuoi familiari. Memoria e pianificazione dovranno essere i tuoi punti di forza nella preparazione di un concorso.

Credits immagine: Depositphotos/darknula


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