Portafortuna Capodanno: ecco i simboli della notte di San Silvestro
Sei alla ricerca di un vero e proprio portafortuna capodanno che ti aiuti a realizzare tutti i tuoi buoni propositi?
D’altronde, come si suol dire: anno nuovo, vita nuova. L’avvicendarsi tra un anno e l’altro è la migliore occasione per guardare con fiducia a nuovi obiettivi. E come in tutte le cose, un pizzico di buona sorte non fa mai male, anzi.
Per questo esistono nella cultura popolare degli autentici riti propiziatori, che avrebbero il potere di attirare verso di se la dea bendata. Questi spaziano dai piatti di capodanno alle preghiere portafortuna.
Sei curioso di sapere cosa dovresti fare, secondo queste credenze, per aprire i quotidiani economici il primo dell’anno e scoprire che le tue azioni ti hanno magicamente fruttato un sacco di soldi? Oppure imparare facilmente come studiare matematica o vivere in salute scongiurando febbre e malanni di stagione? O più semplicemente capire qual è il migliore portafortuna da regalare per augurare un felice anno nuovo a chi vuoi bene?
Ottimo, perché di tutto questo parleremo nei prossimi paragrafi di questa guida. Anzi, iniziamo subito.
Riti portafortuna: soldi e non solo
Portafortuna capodanno non significa solo la speranza di guadagnare più soldi, ma anche amore, energia positiva, progresso, longevità e prosperità. Insomma, oltre la ricchezza strettamente economica c’è di più. Andiamo a capirne di più.
Cosa porta fortuna in casa in Italia e all’estero
In Italia si usa portare all’interno delle abitazioni il vischio, la pianta associata alla dea anglosassone Freya, sposa del dio Odino e, soprattutto, protettrice degli innamorati. Per questo viene visto come portafortuna capodanno anche dal punto di vista dell’amore. Ecco perché si usa baciarsi sotto il vischio.
Ma il nostro Paese non è certo l’unico che si affida alla scaramanzia per celebrare la fine dell’anno e l’avvento di quello successivo. Ecco alcune delle usanze più curiose che vengono tramandate in casa.
Nelle Filippine, ad esempio, si mantengono accese le luci al fine di tenere lontani gli spiriti maligni. Inoltre si aprono porte e finestre, che vengono chiuse solo a mezzanotte.
Mentre in Svizzera, tra le cose da fare in casa per portare fortuna, è di norma far cadere il gelato sul pavimento.
Invece in Cile bisogna pulire da cima a fondo la propria abitazione. Questo serve a spazzare via tutte le energie negativi, proiettandosi al nuovo anno nel migliore dei modi.
Altro paese particolarmente scaramantico da questo punto di vista è la Danimarca, i cui abitanti sono soliti conservare i piatti inutilizzati fino alla sera del 31 dicembre. Arrivati alla fatidica data, questi vengono rotti sulle porte di amici e parenti.
Cibi portafortuna: l’Italia
Andiamo adesso a scoprire cosa si mangia a capodanno in Italia per attirare felicità, prosperità e successo.
Ecco i cibi tradizionali più consumati in questo periodo e perché.
- Lenticchie. Perché, secondo la tradizione di capodanno, simboleggiano soldi e quindi crescita economica. Bisogna mangiarne il più possibile a cavallo tra anno vecchio e anno nuovo, in particolare a mezzanotte, come se ogni chicco corrispondesse ad una moneta;
- Riso. Da sempre questo prodotto è simbolo di abbondanza secondo molte culture e credenze. In Italia questa idea non viene certamente meno, anzi;
- Frutta. Altro grande classico è mangiare mandarini e uva a capodanno, ma soprattutto il melograno portafortuna. Il primo, con la sua rotondità, è simbolo di eternità e buon auspicio per una lunga vita. L’uva è invece un altro sinonimo di abbondanza. Mentre regalare melograno ha significato di vita, fertilità e ricchezza. Secondo la mitologia greca il melograno era una pianta sacra per Giunone e per Venere;
- Peperoncini rossi. Servono a scacciare la cattiva sorte. Il colore simile a quello del fuoco e la sua forma appuntita sarebbero in grado di sconfiggere il malocchio;
- Fagioli. Tra i vegetali più ricchi di proteine e carboidrati, sono un’ottima fonte di energia da portare con sé tutto l’anno;
- Verdure verdi. Ricordano il colore delle banconote (più precisamente dei dollari a dire il vero), non a caso detti “verdoni”. Vale quindi lo stesso principio delle lenticchie;
- Maiale. Cotechino e arrosto le versioni più popolari nel periodo natalizio e di fine anno. La preferita dagli scaramantici non solo in Italia. Soprattutto in Austria, Portogallo, Spagna, Ungheria e Cuba rappresenta il progresso, in quanto si tratta di un animale che cammina sempre in avanti e mai all’indietro.
Capodanno nel mondo: ecco cosa mangiano i popoli più scaramantici
Detto del maiale, gli altri riti culinari più importanti all’estero prevedono come portafortuna capodanno il consumo di:
- Noodles. Tra i piatti asiatici più noti, soprattutto a capodanno, in quanto simbolo di longevità. Immancabili sulle tavole cinesi e giapponesi dell’ultimo dell’anno;
- Mano di Budda. Altra specialità orientale. Si tratta infatti di un frutto tipico di Cina, Giappone e India. Anche se la pianta da cui deriva è presente anche in alcuni vivai del nostro Paese. Esso viene considerato un vero e proprio portafortuna, simbolo di prosperità, lunga vita e fertilità;
- Zuppa di Cipolle. Si usa l’ultimo dell’anno in Belgio, per portare buon auspicio ponendo sotto i piatti una monetina o una foglia di cavolo;
- Feuerzangenbowie e nocciole. Immancabili nei festeggiamenti del capodanno in Germania. Il Feuerzangenbowie è una bevanda a base di vino, cannella e rum, detta anche bevanda della fratellanza;
- Prugne secche. Tipico portafortuna capodanno russo. Vengono farcite con nocciole e ricoperte di panna acida;
- Buñuelos e uva. Siamo arrivati in Spagna, con queste sfogliatine ricoperte di zucchero. A mezzanotte si usa invece mangiare dodici acini d’uva, simboleggianti i mesi dell’anno, per attrarre fortuna e abbondanza;
- Tacchino ripieno di castagne e pudding. Il perfetto portafortuna capodanno in stile British;
- Cavolo e Bietola. Diversi popoli usano portarli in tavola a l’ultimo dell’anno, come Irlanda, Germania e Stati Uniti. Anch’essi probabilmente per via del colore che richiama quello delle banconote;
- Dolci con le monete. Si preparano in Bolivia, chi li trova sarà il più fortunato dell’anno.
Frasi famose sul melograno
Tra i cibi particolari più curiosi di cui abbiamo parlato da mangiare, c’è il melograno a capodanno. Per descrive questo frutto abbiamo preso in prestito alcune frasi di personaggi importanti.
«Mangiate il melograno vi terrà lontano dall’invidia e dall’odio» (Maometto);
«Ma la melagrana è il sangue, sangue sacro del cielo, sangue di terra ferita dall’ago del torrente. Sangue del vento che viene dal rude monte graffiato. Sangue del mare tranquillo, sangue del lago dormiente. La melagrana è la preistoria del sangue che portiamo, l’idea di sangue, chiuso in globuli duri e acidi, che ha una vaga forma di cuore e di cranio» (Federico Garcia Lorca, Ode alla melagrana);
«O melagrana aperta, tu sei una fiamma sopra l’albero, sorella carnale di Venere, riso dell’orto ventoso. Ti circondano le farfalle credendoti un sole fermo e per paura di bruciarsi ti sfuggono i vermi» (Federico Garcia Lorca);
«Un sorriso così fresco e vermiglio che fa pensare al dischiudersi d’un frutto di melograno» (Gabriele D’Annunzio);
«Di buon mattino andremo nelle vigne. Vedremo se germoglia la vite, se le gemme si schiudono, se fioriscono i melograni: là ti darò il mio amore!» (Cantico dei cantici);
«Le avversità sono come le prime o le ultime piogge: fredde, sgradevoli, ostili agli uomini e agli animali. Eppure, è proprio da questa stagione che nascono fiori e frutti, il dattero, la rosa e il melograno» (Bruce Lee);
«In questi bianchi cortili dove soffia lo scirocco, fischiando tra gli archi dei portici, ditemi è il melograno pazzo, che sussulta nella luce diffondendo la sua fruttuosa risata con sussurri di vento e capricci. Ditemi, è il melograno pazzo che palpita nel fogliame nato all’alba schiudendo in alto tutti i colori con brividi di trionfo?» (Odysseas Elytis).
Anche se non sapessi il melograno come si mangia, l’importante è che funga da portafortuna capodanno.