Bullismo e cyberbullismo: Intervento e prevenzione
Bullismo e cyberbullismo sono due fenomeni tristemente noti e diffusi, specie al giorno d’oggi.
Con l’avvento delle nuove tecnologie, le forme di bullismo si sono evolute e legate a nuovi strumenti di comunicazione online, dando vita al cyberbullismo.
Ma cosa sono e in che consistono, nello specifico, bullismo e cyberbullismo e quali mezzi possono essere utilizzati per la prevenzione e la tutela delle vittime?
In questo articolo ti parleremo della differenza tra bullismo e cyberbullismo, degli effetti che hanno nei soggetti coinvolti e delle potenziali risorse che possiamo sfruttare per riconoscere e combattere questi fenomeni.
Bullismo e cyberbullismo: cosa sono, perché si verificano, come combatterli
Dalla definizione alla prevenzione, ecco quello che devi sapere sul bullismo e sul cyberbullismo.
Che cos’è il bullismo
Per bullismo intendiamo una forma di comportamento sociale violenta e intenzionale, di natura fisica e/o psicologica, volta ad opprimere soggetti ritenuti bersagli facili o incapaci di difendersi.
La caratteristica del bullismo è che, per definirsi tale, il comportamento vessatorio deve essere ripetuto nel tempo.
Il bullismo a scuola e nei contesti sociali frequentati da giovani è oggetto di studio per sociologi e psicologi che, da anni, osservano il fenomeno per comprenderne natura ed evoluzione.
Facendo una ricerca sul bullismo, i primi elementi da citare fanno riferimento ai tre principi fondamentali affinché esso sussista:
- Intenzionalità;
- Continuità nel tempo;
- Disequilibrio nella relazione: esiste sempre un “bullo“, cioè colui che esercita la violenza e una “vittima“, cioè la figura che subisce il comportamento molesto. A queste due figure possono aggiungersi dei “complici” del bullo, cioè coloro che alimentano il suo atteggiamento oppressivo nei confronti della vittima.
Tra le tipologie di bullismo, possiamo distinguere:
- Bullismo verbale, in cui il bullo si rivolge alla vittima insultandola, rivolgendole parole cattive o malignità;
- Bullismo fisico, in cui il bullo picchia o molesta sessualmente la vittima;
- Bullismo psicologico, dove il bullo cerca di escludere la vittima dalla vita sociale;
- Cyberbullismo.
Che cos’è il cyberbullismo
Per cyberbullismo (“bullismo online”) intendiamo quella forma di attacco continuo, intenzionale e violento attuato sfruttando gli strumenti tecnologici del web.
Tra le tipologie di attacchi che rientrano nel cyberbullismo possiamo menzionare:
- Messaggi molesti e intimidatori nei confronti della vittima;
- Denigrazione pubblica della vittima via sms, chat, social media;
- Farsi passare per un’altra persona e inviare messaggi molesti ad altri utenti (“impersonation”);
- Conquistarsi la fiducia di un soggetto e poi condividere con terzi informazioni legate alla sua sfera intima e personale;
- Condivisione in rete di dati e informazioni personali e riservate della vittima;
- Emarginazione della vittima da gruppi online;
- Minacce e “cyberstalking”.
Differenza tra bullismo e cyberbullismo
Il bullismo e il cyberbullismo, pur essendo affini nei principi, sono diversi nelle modalità.
Il cyberbullismo, rispetto al bullismo “offline”:
- Pone il molestatore in una posizione di anonimato: il bullo ha il vantaggio di poter nascondere più facilmente la sua identità con il web;
- Aumenta la portata potenziale della molestia, perché il pubblico è molto ampio;
- Rende più difficile il reperimento della molestia;
- Indebolisce i freni inibitori: spesso il comportamento mediato dal web, proprio perché apparentemente più “protetto”, inibisce le remore etiche che insorgerebbero nella vita reale;
- Non presenta limiti spazio-temporali.
Possibili conseguenze del bullismo e del cyberbullismo
Bullismo e cyberbullismo sono due fenomeni che vanno individuati e combattuti tempestivamente, per evitare conseguenze psicologiche sia per le vittime, che per i bulli.
Per quanto riguarda le vittime, le conseguenze possono essere fisiche e manifestarsi con mal di pancia, mal di stomaco e mal di testa, ma anche psicologiche, come paura e riluttanza a frequentare i luoghi presidiati dai bulli. Quando il comportamento vessatorio va avanti per molto tempo, la vittima può sviluppare insicurezza, svalutazione di sé, disturbi d’ansia e problemi relazionali.
I bulli possono presentare un calo nel rendimento scolastico, incapacità di riconoscere regole e autorità e, nel lungo termine, lo sviluppo di comportamenti violenti e antisociali in famiglia e sul lavoro.
Intervento e prevenzione: il Master dell’Università Niccolò Cusano
Per comprendere al meglio le dinamiche di bullismo e cyberbullismo, prevenirle e contrastarle, l’Università Niccolò Cusano ha lanciato un Master di I livello in Bullismo e cyberbullismo: studi e tecniche di intervento e prevenzione.
Il Master, rivolto a insegnanti, Direttori Scolastici, assistenti sociali, medici e educatori, si pone come obiettivo quello di approfondire uso e abuso della tecnologia nei nativi digitali e le ripercussioni che questi processi hanno nella vita relazionale dei più giovani.
A questo segue l’elaborazione di modelli, strategie e interventi propedeutici al lavoro psicopedagogico e di prevenzione di bullismo e cyberbullismo nei contesti giovanili.
Il Master, fruibile online al 100% grazie ad una piattaforma di e-learning, affronta discipline come:
- Pedagogia generale;
- Osservazione pedagogica della devianza minorile;
- La navigazione dell’internauta e l’intelligenza digitale;
- Realtà virtuale: videogioco, blog, social network;
- Sociologia della famiglia;
- Comunicazione ed espressione dei nativi digitali;
- Sicurezza in rete;
- Peer&Media education;
- Percezione del sé digitale.
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